Annullamento matrimonio: cosa accade nel caso in cui si lasci il partner a pochi giorni dal matrimonio?
Nella fattispecie, una donna aveva chiesto un risarcimento danni all’ex fidanzato, “colpevole” di averla lasciata appena un mese prima delle nozze, oramai organizzate, con tanto di pubblicazioni, vestito e mobili d’arredo acquistati per la futura casa.
Alla base della rottura però c’erano state le continue litigate, iniziate dopo che la coppia, in vista del matrimonio, aveva deciso di iniziare la convivenza.
Il Tribunale di Cagliari, con sentenza numero 487/2016, ha dato torto alla donna sostenendo che nel caso di specie vi fosse una giusta causa idonea a rompere la promessa di matrimonio, ovvero l’intollerabilità della convivenza.
Infatti, l’articolo 81 del codice civile stabilisce che, se lo scioglimento della promessa di matrimonio è dettato da una giusta causa, nessuno dei due ex può chiedere all’altro il risarcimento dei danni per le spese sostenute.
Nel giudizio è stato provato che la rottura del fidanzamento era stata causata dalle continue litigate, iniziate dopo che la coppia aveva deciso di iniziare la convivenza, inoltre, dal fatto che proprio l’attrice si era rifiutata di chiarire la situazione.
Si ricorda che la Cassazione ha infatti più volte sottolineato che la promessa di matrimonio non è un contratto e non costituisce un vincolo giuridico tra le parti, quindi la rottura non è fonte di responsabilità e di risarcimento danni.