Cari mariti, dovete iniziare a stare attenti ai vostri comportamenti autoritari verso le mogli che prima o poi potrebbero ritorcersi contro…
La Cassazione con sentenza 753/2015 ha infatti stabilito che la separazione può essere addebitata al marito che nel corso del matrimonio ha sempre avuto un atteggiamento prevaricatore nei confronti della moglie.
Nella fattispecie si era evidenziato come l’uomo avesse un carattere autoritario tale da limitare la libertà di decisione della moglie, infatti questi era intollerante rispetto a qualsiasi contestazione provenisse dalla coniuge.
Era anche stato accertato che quando la donna cercava di esprimere la propria opinione, il marito reagiva con offese, attacchi d’ira e violenza. Vana, in tal senso, era stata la terapia di coppia che era seguita dai coniugi.
Prive di importanza sono risultate le doglianze dell’uomo che lamentava la mancanza di rilevanza causale delle condotte contestate rispetto all’intollerabilità della prosecuzione della convivenza.
La Suprema Corte ha affermato che il comportamento prevaricatore dell’uomo si era tradotto nella violazione dell’obbligo nei confronti dell’altro coniuge di concordare l’indirizzo della vita familiare e, in quanto fonte di angoscia e dolore, nella violazione del dovere di assistenza morale e materiale sancito dall’art. 143 c.c..