Tradimento whatsapp comporta l’addebito della separazione? Si. La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 12794/2021 depositata il 13 maggio 2021, ha rigettato il ricorso del marito e ha confermato l’addebito della separazione allo stesso, per il tradimento provato in giudizio dalla moglie con le chat di whatsapp.
Cosa significa addebito della separazione? Il riferimento normativo è l’art. 151 del codice civile che dispone che il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio.
I presupposti per l’addebito della separazione sono la violazione dei doveri nascenti dal matrimonio (previsti dall’art. 143 del codice civile) e che tale violazione sia la causa diretta della fine del matrimonio e dell’intollerabilità della convivenza.
Il successivo art. 156 prevede che il giudice stabilisca un assegno di mantenimento a favore del coniuge a cui non sia addebitabile la separazione. Pertanto, il coniuge a cui sia addebitata la separazione non ha diritto all’assegno di mantenimento e perde ogni diritto successorio in caso di decesso dell’altro coniuge.
Tradimento whatsapp: il caso. Il Tribunale di Pistoia ha dichiarato la separazione giudiziale dei coniugi e addebitato la stessa al marito sulla base di messaggi whatsapp tra il marito e l’amante depositati dalla moglie.
In seguito il marito ha impugnato la sentenza ma la Corte di Appello di Firenze ha confermato l’addebito della separazione.
Il marito ha altresì proposto ricorso in Cassazione sostenendo di aver smentito in più occasioni di essere l’autore dei messaggi whatsapp.
La Corte di Cassazione ha ribadito il valore probatorio dei messaggi whatsapp in giudizio e, pertanto, ha confermato l’addebito della separazione.
Coniuge intrattiene una relazione via chat: con la suddetta pronuncia, la Corte di Cassazione, ha altresì confermato implicitamente l’orientamento prevalente secondo cui il tradimento può essere anche solo virtuale. I sospetti di infedeltà, legittimati da un comportamento equivoco tenuto dal coniuge, proprio perché segreto e comunque caratterizzato da un rapporto diverso da quello amicale, può giustificare una dichiarazione di responsabilità in caso di separazione.
Dunque, la Cassazione ha stabilito che grava sul coniuge l’addebito della separazione, se questa è causata dalla condotta infedele dello stesso, per il tradimento provato in giudizio dalla moglie con le chat di whatsapp.