Bisogna davvero complimentarsi con l’audace automobilista napoletano che, impugnando un verbale di contestazione di infrazione alle norme del Codice della Strada, solo avanti alla Corte di Cassazione è riuscito ad ottenere l’annullamento della sanzione.
Nel 2007, infatti, l’uomo aveva impugnato avanti al Giudice di Pace di Napoli il verbale nel quale gli veniva contestato la violazione dell’art. 7 c. 8 C.d.S per aver sostato in apposite aree destinate al parcheggio a pagamento senza però aver pagato ed esposto il ticket.
A sostegno delle proprie ragioni, l’uomo non solo aveva allegato di non aver trovato nelle vicinanze del luogo dove era stata elevata la contravvenzione, adeguate aree riservate al parcheggio libero (le famose strisce bianche) così come richiesto dall’art. 7 c.8., ma aveva anche dimostrato l’assenza di delibere comunali che qualificassero la via in questione come “area pedonale”, “ZTL” “area di particolare rilevanza urbanistica o particolare pregio ambientale”, condizioni queste che avrebbero potuto esonerare il Comune dal predisporre aree di parcheggio gratuito.
Tuttavia, sia in primo grado che in appello, l’opposizione veniva rigettata.
Nel 2009, l’instancabile automobilista proponeva ricorso in Cassazione dove i Giudici accoglievano finalmente il ricorso.
Gli Ermellini sottolineavano il fatto che nei giudizi di opposizione alle sanzioni amministrative, è l’autorità amministrativa stessa – sebbene convenuta in giudizio – ad assumere la veste di attore e a dover fornire così la prova degli elementi di fatto integranti la violazione contestata, lasciando invece all’opponente – convenuto il compito di provare i fatti impeditivi o estintivi.
In particolare, nel caso di specie, l’onere probatorio, sia in primo che in secondo grado, era stato completamente assolto e soddisfatto, soprattutto laddove l’Amministrazione non aveva prodotto alcuna delibera comunale che esonerasse il Comune dall’obbligo di predisporre aree libere e gratuite.
I Giudici della Cassazione hanno, quindi, affermato che grava solo sull’Amministrazione, a fronte di una specifica contestazione da parte dell’opponente che lamenta la mancata riserva di una adeguata area destinata al parcheggio gratuito, la prova della esistenze di delibere che escludono la sussistenza di tale obbligo.