Non è fatto raro che il Condominio risulti debitore nei confronti di soggetti terzi che hanno prestato la propria attività in favore dello stesso.
Secondo questo principio, infatti, i creditori condominiali potevano agire nei confronti dei condomini “regolari” in via del tutto residuale e come extrema ratio, solo ed esclusivamente dopo aver escusso invano quelli morosi.
La stessa Legge aveva anche previsto (pena la revoca dell’Amministratore che non vi provveda) che ogni Condominio fosse dotato di un conto corrente (bancario o postale poco importa) dove dovevano transitare tutti i movimenti relativi alle somme incassate e spese dallo stabile.
Orbene, nella pratica, una copiosa giurisprudenza di merito (da Milano a Brescia, fino a Pescara) ha ritenuto ammissibile il pignoramento del conto corrente condominiali.
È possibile dunque per il creditore condominiale sottoporre a pignoramento tale conto corrente dove è assai probabile, se non certo, che siano presenti soprattutto i beni (i versamenti) effettuati dai condomini più virtuosi e zelanti.
Sembrerebbe, dunque, lecito il pignoramento del conto corrente del Condominio, il che favorirebbe di gran lunga, (a livello di economia nonché di certezza di incassare il propri credito) i terzi creditori che eviterebbero così di aggredire beni dei condomini da tempo morosi e magari già sottoposti a ipoteche.
Nella pratica, dunque, resta innegabile che siano i condomini puntuali e virtuosi a dover provvedere principalmente, se non essenzialmente, a saldare i creditori, pagando anche al posto dei condomini più menefreghisti, che vivranno, volenti o nolenti, come sempre, sulle spalle dei condomini più onesti e puntuali.
Molti Tribunali italiani, inoltre, hanno ritenuto ammissibile i pignoramento del conto corrente condominiale in quanto una volta effettuati i singoli versamenti delle rate “le somme escono dalla disponibilità dei singoli condomini per rientrare in qualche modo in quella del solo Condominio”, assegnando al Condominio vera e propria personalità giuridica, con tanto di diritti ed obblighi.
È chiaro, dunque, che l’orientamento giurisprudenziale favorevole alla pignorabilità del conto corrente condominiale sta sempre più prendendo piede, con quali conseguenze negative e quale lesione per i condomini più puntuali?