Tradimenti tollerati: Cosa succede se il marito continua a convivere con la moglie che lo tradisce pur sapendo del tradimento ?
Nella fattispecie una donna che da anni tradiva il marito ha deciso di presentare il ricorso per separazione e il marito, costituitosi in giudizio, ha chiesto che venisse addebitata alla moglie la separazione perché aveva avuto una relazione extraconiugale.
Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 18488/2015, non ha accolto la richiesta dell’uomo, affermando che non vi può essere addebito della separazione nel caso in cui il coniuge, consapevole del tradimento, continua a convivere col traditore.
Infatti il marito aveva continuato ad abitare sotto il medesimo tetto del coniuge, seppur la moglie gli aveva confessato già da tre anni di avere una relazione extraconiugale.
In tale caso, il tradimento non aveva determinato la violazione del rapporto fiduciario sotteso al matrimonio ma aveva semplicemente evidenziato un “preesistente contesto di disgregazione” della coppia che da tempo conduceva una vita autonoma senza “affectio coniugalis”.
Mancava quindi il nesso di causalità tra la violazione del dovere di fedeltà e la rottura del consortium familiae che sarebbe dovuto sussistere per poter imputare l’addebito alla moglie.
Inoltre, secondo il Tribunale della capitale, la circostanza che il ricorso per separazione fosse stato presentato dalla moglie significava che il marito sarebbe stato disposto a proseguire nel rapporto coniugale cosa che effettivamente era avvenuta per anni.