Accade non di rado che i suoceri donino in favore del genero o della nuora, a titolo di liberalità, beni mobili o immobili.
Ma quali conseguenze si possono verificare per questi atti una volta che il matrimonio entra in crisi ed i coniugi decidono di divorziare?
La risposta è chiara: nessuna. Lo scioglimento del vincolo matrimoniale non è sufficiente a rendere inefficace la donazione in favore del genero, così come affermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 19529 del 09.11.2012, con la quale veniva respinto il ricorso promosso dall’ex moglie contraria alla divisione di un immobile regalato dal padre di lei alla coppia prima del divorzio.
Ancora una volta, infatti, la Suprema Corte ha ribadito che “il divorzio non è sufficiente a invalidare il negozio di liberalità”, specie nel caso in cui l’ex moglie asseriva la mancanza dello spirito di liberalità da parte del padre di lei in favore del genero, fatto del tutto smentito dalla chiara e cristallina consapevolezza – mai contestata – del donante circa la volontaria intestazione dell’immobile anche al genero.
Pertanto, la crisi dei coniugi donatari ed il conseguente divorzio non implica il fatto che le donazioni dei beni fatte alla coppia o ad uno di coniugi non siano più valide.