Buone notizie per chi viaggia! La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha sancito che “i viaggiatori hanno sempre diritto a un rimborso del costo del biglietto in caso di ritardo di un treno, anche se dovuto a causa di forza maggiore”.
Il Giudice di Lussemburgo, infatti, ha dichiarato che i passeggeri di treni con ritardi pari o superiori ad un’ora possono sempre chiedere alla compagnia ferroviaria un rimborso, infatti la clausola della forza maggiore non vale neanche se inserita nelle condizioni generali di trasporto.
L’indennizzo previsto dal regolamento europeo ha infatti la finalità di compensare il prezzo pagato dal passeggero come corrispettivo per un servizio che non è stato eseguito conformemente al contratto di trasporto.
In base alle normative europee, quindi, l’indennizzo corrisponde al 25% del prezzo del biglietto nel caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, e al 50% nel caso di ritardo di 120 minuti o superiore. Vi è quindi una sorta di responsabilità oggettiva del vettore che prescinde dalle cause del ritardo.
Nella sentenza infatti i giudici hanno affermato che “un’impresa ferroviaria non può inserire nelle proprie condizioni generali di trasporto una clausola che la esoneri dall’obbligo d’indennizzo per il prezzo del biglietto in caso di ritardo causato da forza maggiore”.