Impedire ai figli di vedere l’ex coniuge può costare la totale modifica della sentenza di separazione! Infatti, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 5847 depositata l’8 gennaio 2013, ha revocato una sentenza di separazione che stabiliva l’affidamento dei figli all’ex coniuge, in seguito alla reiterata condotta ostruzionistica tenuta dal genitore affidatario.
Gli Ermellini, in parziale riconoscimento della sentenza d’Appello e totale cambiamento della sentenza del giudice di prime cure, hanno affidato i figli minori in via esclusiva alla madre, con divieto provvisorio di contatti con il padre, assegnando alla stessa anche la casa coniugale; mentre hanno posto a carico del padre l’obbligo di versare un assegno mensile per il mantenimento dei figli, condannandolo alle spese di giudizio.
Tale decisione è stata presa sulla base del comportamento del padre, che aveva cercato di ostacolare in ogni modo gli incontri dei figli con l’altro genitore, e della relazione del servizio psichiatria della Asl la quale aveva diagnosticato “una sindrome da alienazione parentale dei figli” ed evidenziato il danno irreparabile da essi subito per la privazione del rapporto con il genitore non affidatario.
A nulla sono valse le doglianze del ricorrente che deduceva una presunta violazione di legge per la sospensione del diritto di vedere i figli fino alla pronuncia del tribunale dei minori sulla decadenza della potestà genitoriale. La violazione è esclusa grazie alla piena autonomia delle due giurisdizioni: il tribunale dei minorenni, competente sui provvedimenti che incidono sulla potestà genitoriale e il Tribunale ordinario, come giudice della separazione, che si esprime sulle modalità di esercizio di quest’ultima.