Locazione pagamento in nero: sono da restituire le somme pagate dal conduttore che eccedono il contratto di locazione in quanto concordate con un patto occulto (“in nero”)?
Nella fattispecie, un locatore era stato condannato alla restituzione della somma di 35.000 euro in ragione dei maggiori canoni percepiti rispetto all’importo dovuto dal conduttore in forza del contratto di locazione registrato.
La Corte di Cassazione con la sentenza n.7634/2016 ha sancito la nullità dei patti occulti con cui le parti di un contratto di locazione determinano un importo del canone superiore rispetto a quello previsto dal contratto registrato.
Gli Ermellini hanno infatti affermato che la nullità prevista dall’art. 13, coma 1, della 1. n. 431 del 1998 sanziona esclusivamente il patto occulto di maggiorazione del canone, oggetto di un procedimento simulatorio, mentre resta valido il contratto registrato e resta dovuto il canone apparente.
Tale patto occulto non scritto, non può essere sanato e non rileva nulla il fatto che vi sia stata una registrazione tardiva, fatto extranegoziale inidoneo ad influire sulla validità civilistica, con la conseguenza che il locatore deve restituire i maggiori canoni percepiti.
Attenzione quindi quando si decide di fare un contratto parzialmente in nero” , perchè la parte eccedente quello che risulta dal contratto può essere richiesta indietro dal conduttore.