Rimborso Coronavirus? La situazione attuale vede il nostro paese a dover affrontare una terribile emergenza, quella del coronavirus, che – tra le altre cose – costringe a rivedere spostamenti, viaggi e partecipazioni ad eventi.
Ci si domanda allora, nel caso quindi si rinunciasse a pacchetti turistici, concerti, spettacoli e avvenimenti sportivi già prenotati e pagati: è possibile ottenere il rimborso? E se sì, come?
Rimborso Coronavirus? Come precisato anche da Confconsumatori la risposta è sì, ed è regolamentata da due normative. Nel caso si debba procedere all’annullamento di quei viaggi organizzati che comprendono “un pacchetto di servizi”, rivolgendosi al tour operator e/o all’agenzia di viaggi, si deve fare riferimento al “Codice del Turismo”.
Rimborso Coronavirus? In particolare, l’articolo 41 del “Codice del Turismo“, avente in oggetto il “Diritto di recesso prima dell’inizio del pacchetto” al punto 4 cita testualmente: “In caso di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e che hanno un’incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto o sul trasporto di passeggeri verso la destinazione, il viaggiatore ha diritto di recedere dal contratto, prima dell’inizio del pacchetto, senza corrispondere spese di recesso, ed al rimborso integrale dei pagamenti effettuati per il pacchetto, ma non ha diritto a un indennizzo supplementare”.
Inoltre può essere invocata l’impossibilità sopravvenuta ex articolo 1463 per come stabilito dalla giurisprudenza in passato in casi similari. Con riferimento poi invece alla rinuncia ai voli aerei bisognerà fare riferimento al “Codice della navigazione” e in particolare all’articolo 945 secondo il quale “se la partenza del passeggero è impedita per causa a lui non imputabile il contratto è risolto e il vettore restituisce il prezzo […] l’unico onere del passeggero è quello di comunicare il prima possibile la rinuncia”. Ma anche all’art. 1463 del “Codice Civile” che tratta di “impossibilità sopravvenuta“.
In alternativa, in virtù anche delle recenti disposizioni governative, il tour operator può offrire un altro pacchetto di qualità identica o superiore o un voucher della durata di un anno per il pacchetto così come la compagnia aerea può offrire un voucher per il volo. Alternative che il consumatore non può rifiutare.
Rimborso Coronavirus? Per ciò che concerne invece la rinuncia ad eventi o spettacoli, sia se si è acquistato un ticket online sia se lo si è acquistato in un punto vendita, bisogna comunicare il recesso per cause non imputabili e per “impossibilità sopravvenuta” ai sensi dell’art. 1463 del Codice Civile”; la comunicazione va fatta al sito internet dove si era acquistato il biglietto o nel punto di rivendita.
Rimborso Coronavirus? Infine nel caso di rinuncia a un soggiorno invece ci si deve rivolgere direttamente alla struttura ricettiva (hotel, b&b, casa vacanze etc.). Se invece si è acquistato il soggiorno attraverso un motore di ricerca (es. booking) la comunicazione di non poter più partire e la richiesta di rimborso vanno fatte a entrambi i soggetti, sia alla struttura ricettiva quanto al motore di ricerca attraverso cui si è fatta la prenotazione.
C’è da aggiungere infine che in virtù delle recenti disposizioni governative il tour operator può rimborsare la somma o offrire altro pacchetto di qualità identica o superiore o un voucher della durata di un anno per il pacchetto cosi come la compagnia aerea può offrire un voucher per il volo.
Tutte le comunicazioni di rinuncia, precisato altresì, da Confconsumatori, deve essere inviata preferibilmente a mezzo fax, pec raccomandata o mail con ricevuta di ricezione. Questo per avere la prova dell’invio. In caso di necessità è possibile anche rivolgersi agli sportelli accreditati.